Ti è mai capitato di sentirti vicino a raggiungere un obiettivo importante, ma all’ultimo momento qualcosa ti ha fermato? O magari hai rovinato una relazione promettente per paura di soffrire? Se ti sei trovato in queste situazioni, potresti aver vissuto un’esperienza di autosabotaggio. Questo fenomeno si manifesta quando, inconsciamente, mettiamo in atto comportamenti che ostacolano il nostro benessere o il nostro successo. In questo articolo, esploreremo le dinamiche dell’autosabotaggio, come si manifesta nelle relazioni personali e professionali e, soprattutto, come superarlo per vivere in modo più consapevole e sereno.

Cos’è l’autosabotaggio?

L’autosabotaggio è quel meccanismo per cui, anche senza volerlo, creiamo ostacoli che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi. Può manifestarsi in vari modi: procrastinazione, paura del successo, paura dell’intimità nelle relazioni o rifiuto di cogliere opportunità che potrebbero migliorare la nostra vita. Spesso, l’autosabotaggio deriva da conflitti interiori non risolti, insicurezze e convinzioni limitanti che portano la persona a “proteggerci” da ciò che percepiamo come un potenziale fallimento o rischio emotivo.

Secondo la psicoanalisi, molti di questi comportamenti inconsci sono il risultato di schemi appresi durante l’infanzia, legati al modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. In particolare, Jacques Lacan sottolineava che “Il desiderio dell’uomo è il desiderio dell’Altro”, evidenziando come le nostre azioni siano profondamente influenzate dal nostro rapporto con gli altri e dalla percezione di ciò che è atteso da noi.

Come si manifesta l’autosabotaggio nelle relazioni personali?

L’autosabotaggio nelle relazioni personali può assumere diverse forme, tutte legate a una paura inconscia di essere feriti o rifiutati. Ecco alcune dinamiche comuni:

  • Paura dell’intimità: Alcune persone sabotano le proprie relazioni sentimentali evitando di instaurare legami profondi per paura di soffrire. Possono allontanarsi emotivamente proprio quando la relazione diventa più seria o significativa, o iniziare a creare conflitti in modo inconsapevole per giustificare una distanza emotiva.
  • Ricerca di relazioni tossiche: Alcune persone si trovano a ripetere lo stesso schema, scegliendo partner che non li valorizzano o che sono emotivamente indisponibili. Questo è un modo per confermare inconsciamente la propria convinzione di non essere degni d’amore o di non meritare felicità.
  • Procrastinare il confronto: In una relazione, evitare di affrontare problemi o conversazioni difficili è una forma di autosabotaggio. Il timore di un conflitto o di una separazione può spingere a procrastinare il confronto fino a che i problemi diventano insormontabili.

Riflessione personale: Durante la mia pratica, ho lavorato con una paziente che sabotava regolarmente le sue relazioni sentimentali. Aveva una paura profonda di essere abbandonata, e inconsciamente preferiva lasciare il partner prima di essere lasciata. Attraverso la terapia, abbiamo esplorato come queste paure fossero legate a traumi infantili e dinamiche familiari non risolte. La consapevolezza è stata il primo passo per aiutarla a interrompere il circolo vizioso dell’autosabotaggio e iniziare a costruire relazioni più sane e autentiche.

Autosabotaggio nel lavoro: paura del successo e procrastinazione

L’autosabotaggio non riguarda solo le relazioni personali; può influenzare profondamente anche la sfera professionale. Molte persone, pur avendo competenze e potenziale, si trovano bloccate a causa della paura del successo o del fallimento. Ecco come si manifesta più comunemente nel contesto lavorativo:

  • Procrastinazione: Rimandare compiti importanti è una delle forme più comuni di autosabotaggio. Anche quando sappiamo che una scadenza è vicina, continuiamo a posticipare, alimentando l’ansia e riducendo le probabilità di successo. Questo comportamento è spesso legato alla paura del fallimento o alla convinzione di non essere all’altezza del compito.
  • Paura del successo: Può sembrare strano, ma molte persone sabotano il proprio successo perché temono le responsabilità o le aspettative che ne derivano. Raggiungere un obiettivo importante potrebbe significare uscire dalla zona di comfort o confrontarsi con un maggiore giudizio esterno.
  • Evitamento delle opportunità: Spesso le persone evitano nuove opportunità lavorative, promozioni o incarichi importanti perché temono di non essere pronte o di fallire. Questo autosabotaggio può impedire una crescita personale e professionale, mantenendo la persona in una situazione stagnante.

Riflessione personale: Un caso che ricordo riguarda un uomo che si trovava a rifiutare costantemente promozioni sul lavoro, nonostante avesse tutte le competenze per avanzare di carriera. Attraverso il nostro lavoro insieme, è emerso che la sua paura del successo era radicata nella convinzione che, una volta promosso, sarebbe stato giudicato più severamente e potenzialmente avrebbe potuto fallire. Abbiamo lavorato su queste credenze limitanti, aiutandolo a sviluppare una maggiore fiducia in se stesso e a riconoscere il suo valore professionale.

Come riconoscere l’autosabotaggio

Riconoscere i segnali dell’autosabotaggio è il primo passo per interrompere questo circolo vizioso. Ecco alcuni segnali comuni:

  • Tendenza a procrastinare compiti importanti, anche quando sai che sono cruciali per il tuo successo.
  • Autocritica eccessiva: Ti senti spesso indegno, incapace o inadeguato rispetto ai tuoi obiettivi o desideri.
  • Evitamento di opportunità: Quando si presenta una possibilità di crescita (sia nelle relazioni che nel lavoro), ti trovi a trovare scuse per non coglierla.
  • Ripetizione di schemi distruttivi: Continui a vivere relazioni o situazioni simili, in cui ti senti frustrato o insoddisfatto.

Come superare l’autosabotaggio

Superare l’autosabotaggio richiede consapevolezza e un lavoro interiore per modificare gli schemi mentali che alimentano il comportamento. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  • Riconoscere le credenze limitanti: Prenditi del tempo per riflettere sui pensieri che hai su te stesso e sulle tue capacità. Questi pensieri influenzano le tue azioni. Chiediti: “Cosa mi impedisce di raggiungere il successo o la felicità?”
  • Affrontare la paura del fallimento (o del successo): Identifica le tue paure. A volte, ciò che temiamo di più non è fallire, ma avere successo e dover sostenere nuove aspettative. Comprendere queste paure ti aiuterà a ridimensionarle.
  • Piccoli passi verso il cambiamento: Non devi cambiare tutto in una volta. Inizia a fare piccoli passi verso i tuoi obiettivi e osserva come reagisci. Questo ti permetterà di affrontare le tue paure gradualmente.
  • Chiedere aiuto: Un percorso terapeutico può essere utile per esplorare le dinamiche più profonde che alimentano l’autosabotaggio. Lavorare con uno psicologo ti aiuterà a fare chiarezza sui conflitti interiori e a trovare nuove risorse per superare le tue difficoltà.

Conclusione

L’autosabotaggio può impedirci di raggiungere il nostro pieno potenziale, sia nelle relazioni che nella carriera, ma con consapevolezza e supporto, è possibile riconoscerlo e superarlo. Se ti ritrovi in queste dinamiche e senti il bisogno di lavorare su te stesso per interrompere questi schemi, un percorso psicologico potrebbe aiutarti a costruire una vita più soddisfacente e appagante.